Riscaldamento invernale
Assodato che il freddo condiziona il rendimento, specialmente quando si sostengono sforzi elevati, quando la temperatura è bassa si dovrebbe modificare anche il modo di fare riscaldamento. Questa fase di preparazione ad un allenamento impegnativo prevede che dopo una prima fase di corsa lenta e rilassata si corrano degli allunghi di 50-100 metri utili per:
1) far salire la frequenza cardiaca (elasticità del cuore)
2) produrre una leggera quantità di acido lattico
3) migliorare la meccanica di corsa
4) calibrare l’impegno che si dovrà sostenere nel prosieguo della seduta
Con il freddo s’incontrano difficoltà a trovare la migliore efficienza di tali aspetti, specialmente i primi tre. Aumentando la durata della fase di preparazione ad una seduta impegnativa l’efficienza fisica aumenta, ma pochi sono i podisti che dispongono del tempo necessario per svolgere il riscaldamento con i tempi adeguati. Io stesso, correndo alle 6 del mattino, faccio un riscaldamento quasi dimezzato rispetto a quando corro in altri momenti della giornata, e mi rendo conto che inizio la fase impegnativa della seduta con un’efficienza ridotta.